Inaugurazione in grande stile per la Foresteria di Palazzo Ducale, dove il club – con il contributo dei Leo e di altri LC mantovani – ha realizzato l’arredamento completo dell’appartamento destinato ad ospitare i resident artists protagonisti del progetto di avviato dall’amico, socio e direttore Peter Assmann. Artisti giovani e outsider, italiani e non, verranno ospitati nella reggia e, ispirati dal genius loci, realizzeranno opere nell’ambito di un prigetto di residenzialità artistica che, perfettamente in linea con il mecenatismo dei Gonzaga, arricchirà le collezioni del Palazzo. In attesa che il più vasto e alto progetto Accademia delle Arti per tutti prenda il volo, con la consueta concretezza i Lions hanno portato a termine un service biennale (presidenti Host Marco Germiniasi e Giampiero Pezzoli) che ha già consentito l’utilizzo della struttura: ospite nell’occasione Tarlan Rafiee, cosmopolita curatrice della mostra Good Morning… Good Night: cinque artiste e una curatrice dall’Iran. Nella vernice riservata ai soci dei club coinvolti (LC Mantova Host, LC Mantova Barbara Gonzaga, LC Andrea Mantegna, LC Virgilio, LC Mantova Ducale, LC Padania e Leo Club Mantova Host) il direttore di Palazzo Ducale ha illustrato lo spirito di Lions Academy e introdotto i temi della mostra allestita presso LaGalleria – Spazio arte contemporanea del Palazzo del Capitano. Negli ultimi 50 anni l’Iran ha visto un susseguirsi di rivoluzioni, colpi di stato, scioperi, sanzioni, repressioni, tirannie e guerre: tutto ciò, come si può immaginare, ha inasprito la qualità della vita già difficoltosa per le donne, che hanno dovuto rapidamente definire la propria posizione e adattare il proprio ruolo in una società in rapida evoluzione, passando dalla tradizione alla modernità più volte. L’esposizione di Palazzo Ducale intende dare luce, parola, ascolto alla componente femminile di questa parte di mondo raggruppando i lavori di cinque affermate artiste di diverse generazioni – Parvaneh Etemadi, Nargess Hashemi, Farah Ossouli, Rozita Sharafjahan, Golnaz Taheri – che sia in patria che in Occidente, presentano e rappresentano, con il loro lavoro, elementi quali la storia, la cultura, la tradizione, l’ambiente, la città, secondo il proprio preciso punto di vista. Solo la curatrice Rafiee ha potuto espatriare per essere presente alla mostra, e già questo la dice lunga sulle difficoltà incontrate per portare le opere in occidente. Un ringraziamento particolare ad Alberto Negretti che per Negretti Arredamenti ha realizzato un arredamento di classe, funzionale e decisamente adeguato al contesto, e a Contadinostrano dell’amico Ferruccio Bertoni per il catering allestito nel salone de LaGalleria.